Detonation Islands
18
Detonation Islands
3.0
Takashi non è uno studente modello, visto le sue frequentazioni pericolose i suoi genitori decidono di trasferirlo in una scuola in un quartiere più tranquillo. Anche qui però, presto, il suo spirito ribelle lo porta a venire a contatto con tutto quel sottobosco che vive ai confini di quel sistema rigido e soffocante, in tutti i gradi e livelli, che è la società nipponica. E visto che siamo agli inizi degli anni ottanta, questa forma di ribellione è rappresentata dai bosozoku, liceali che cavalcando moto di grosse cilindrate sfidano le rigide regole che regolano una società all'acme del suo benessere. Takashi, inizialmente incuriosito, presto ne viene affascinato, e si fa' trascinare in maniera dirompente in questa passione, prima alla ricerca di una moto con cui parteggiare le nuove emozioni con i suoi nuovi compagni, il frivolo Mitsuhiko, il risoluto Maniyon, e il cool man Kazuya, poi trasformandosi egli stesso in frontman e guida. L'artista di Tokyo intavola, prendendo in parte spunto da elementi autobiografici in parte da una certa coreografia classica dei bosozoku, una storia capace di alternarsi, con buona maestria, tra una vivace e difficile quotidianità di quindicenni, ad essere uno sprezzante spaccato di una categoria che muovendosi in precario equilibrio tra quello che è lecito e quello che non lo é, concede facilmente il fianco alle forme parastatali più abbiette, come la Yakuza. Grazie a disegni vigorosi, splendido l'uso di chine, acquerelli, ed inchiostrature, capaci di mettere in evidenza la Tokyo underground e la particolarità estetica delle moto dei bosozoku, siamo immersi, quasi in prima persona, a vivere una stagione ormai defunta, con le proprie regole, i propri modi di pensare, le proprie corruzioni, i propri momenti di felicità.
1: Volume 1
Apr 03, 2015
DevilLady
810
DevilLady
3.0
Parallelamente alla normale evoluzione della specie umana, l’evoluzione collegata al DNA mitocondriale sta, in maniera lenta ma inesorabile, portando l’umanità al cambiamento; non uno sviluppo dell’intelligenza, ma uno sviluppo della forza e degli istinti che, se unito al fattore beast, trasforma il portatore in una bestia istintiva, fortissima e priva di controllo. Protagonista Jun Fudo, giovane insegnante dal passato di aspirante atleta olimpionica. In lei si risveglia un potentissimo istinto animale ed il suo corpo cambia, diventando enorme ed animalesco e permettendole così di massacrare i suoi avversari. Si scoprirà poco dopo che Jun, portatrice del fattore beast, è una delle primissime cavie per una specie di cura che, nonostante non riesca a bloccare la trasformazione, permette al soggetto in cura di mantenere la sua psiche e la sua volontà. Ad accompagnare Jun nella sua nuova mostruosa esistenza c’è la misteriosa Ran Asuka, che ha un qualche ruolo in tutto il progetto per affrontare i devil beast. Tuttavia nasconde sicuramente qualcosa, vuoi per il suo atteggiamento non troppo limpido, vuoi per gli strani poteri soprannaturali che vediamo utilizzare. Passati tanti anni dalla creazione del primo Devilman, l’autore riscrive la storia cambiando tutto il contorno ma mantenendo l’anima. Tanti indizi ci mandano in questa direzione: prima di tutto i nomi e l’aspetto delle due protagoniste, subito accostabili a Ryo Asuka e Akira Fudo. Nella storia stessa è persino nominato il primissimo Devilman, direttamente dalla bocca di uno dei personaggi, come se fosse una storia di fantasia. Gli stessi nemici sono belve mostruose prive di controllo, anche se questa volta non vengono dal passato ma, essendo frutto dell’evoluzione, dal futuro (con un po’ di fantasia, diciamo).
7: Volume 7
Apr 01, 2015
Dragon Head
1,181
Dragon Head
3.0
Teru Aoki, Nobuo Takahashi e Ako Seto sono tre normali studenti liceali giapponesi che conducono una vita tutto sommato tranquilla fino a quando, di ritorno da una gita scolastica, rimangono coinvolti in un disastroso incidente ferroviario. Essi sono gli unici sopravvissuti alla catastrofe, e ben presto scoprono con orrore di essere rimasti bloccati all'interno di un tunnel chiuso da entrambe le parti da dei massi franati. I tre sono quindi costretti a collaborare tra loro per sopravvivere nel nuovo ambiente, ma ben presto la situazione tenderà a precipitare, complice il claustrofobico ambiente che porterà uno dei tre molto vicino alla follia. Ben presto i ragazzi si renderanno conto, utilizzando vari espedienti, che anche all'esterno qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto. Mochizuki predilige uno stile narrativo basato sul mistero, sulle piccole rivelazioni di quello che sta succedendo al di fuori del tunnel e sul taglio "cinematografico" di alcune vignette: non e’ difficile, infatti, trovare primissimi piani degli occhi dei protagonisti, oppure lunghe sequenze senza dialogo, costellate di particolari abbastanza macabri. Basti pensare alle prime 6 pagine,completamente nere, tranne che per un onomatopea nella 6, quasi a simulare una sorta di "Fade-in". Tutto ciò è mirato alla creazione di una suspance e di una sensazione di claustrofobia opprimente (interessantissimo notare a questo proposito l'uso di grandi zone nere e di un disegno volutamente "sporcato" da retini che coinvolgono l'intera vignetta) nella quale l'autore riesce con grande maestria, provocando emozioni al livello dei migliori thriller. Si tratta di un fumetto originale sia per le situazioni che per il tratto capace di provocare sensazioni abbastanza diverse da quelle cui la maggior parte dei manga ci ha abituato.
10: Volume 10
Mar 28, 2015