Parasyte
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Parasyte
2.5
In una notte come le altre il liceale Shinichi Izumi, assopito nella sua camera, viene assalito da una specie di piccolo serpente. L’obiettivo dello strano animale sembrerebbe essere la testa del ragazzo anche se, vista la prontezza di riflessi di quest’ultimo, riuscirà solo ad entrare nel braccio perforandogli la mano, senza poter raggiungere il cervello. Dopo pochi istanti di dolore, il foro scompare e tutto viene scambiato per un sogno. Purtroppo non è così: il giorno dopo infatti il braccio si rivelerà un essere senziente, dotato di pensiero e di parola e capace di mutare a piacimento il suo aspetto. Costretti dal destino i due stringeranno un accordo di reciproca convivenza. Ci vorrà poco tempo per scoprire che tutto il mondo è stato “invaso” da altri parassiti “completi” che, sostituitisi perfettamente ai loro ospiti, si daranno da fare per vivere al meglio nel nuovo ambiente e per soddisfare i loro bisogni. Primo e principale fulcro di interesse del manga sarà il rapporto tra i due protagonisti. I parassiti infatti si riveleranno essere, con le dovute differenze tra ogni singolo soggetto, esseri intelligenti e dotati di raziocinio, ma del tutto privi di ogni senso morale. Più e più volte vedremo Shinichi cercare di bloccare gli aspetti meno umani di Mancy/Migi e Mancy/Migi stesso cercherà di capire le motivazioni dei comportamenti incoerentemente complicati del ragazzo. Da un punto di vista sociale assisteremo all’evoluzione delle abitudini degli altri parassiti. Infatti, visto che si nutrono di carne umana, ci troveremo inizialmente di fronte a degli implacabili ma incauti massacratori per passare pian piano ad un approccio organizzato e meticoloso. Sul piano meramente fisico assisteremo più volte, e per i motivi più disparati, agli scontri tra la strana coppia di protagonisti ed altri parassiti. Combattimenti splatter ed interessanti, che ben riescono ad intrattenere il lettore ma che, come detto, non sono certo il punto di forza della serie.
64: Per te
Mar 23, 2015
Wonder Island
0
Wonder Island
3.0
il protagonista è il sergente maggiore Furusu, dell'aviazione imperiale giapponese. Nel 1944 Furusu parte come kamikaze a bordo dell'aereo KI84 per distruggere la flotta nemica quando all'improvviso dal velivolo si stacca l'elica. Nonostante il sergente maggiore cerchi di restare in quota usando un ventaglio al posto dell'elica, l'aereo non risponde ai comandi e così è costretto ad abbandonarlo buttandosi in mare con un paracadute, pur non sapendo nuotare. Fortunatamente riesce ad aggrapparsi con tutte le sue forze ad un pesce e a farsi trascinare per due giorni e due notti fino ad arrivare all'isola di Wonder Island. Col desiderio di tornare in Giappone volando si costruisce due ali in 35 anni, bevendo acqua melmosa e masticando erba. Così nel 1979 Furusu si prepara a partire ma il casco gli cade in un nido con all'interno due pulcini che non vogliono lasciare il casco e chiamano la madre per la fame. Per non farsi distinguere dai pulcini Furusu pigola come loro ed è così costretto a mangiare un topo. Quando finalmente sta per partire viene colpito da un sasso lanciato da P-Man che lo credeva un uccello. P-Man è accompagnato da una fatina che lo sgrida per non aver centrato un altro uccello che doveva essere la loro cena. Furusu racconta loro la propria storia senza suscitare interesse e così questi se ne vanno in volo lasciandolo attonito e facendolo cadere da una rupe mentre tenta di volare. I due "Baluba" gli presentano allora un gorilla che gli regala un deltaplano col quale volava una volta. Partito nuovamente cade per il fumo di un vulcano antizanzare acceso da un dinosauro per tener lontano un vampiro. Gli consigliano infine di farsi trasformare in un uccello da una strega bevendo un intruglio. Furusu diventa però una gallina, incapace di volare, ed insegue P-Man.
Apr 04, 2015