Parasyte
190
Parasyte
2.5
In una notte come le altre il liceale Shinichi Izumi, assopito nella sua camera, viene assalito da una specie di piccolo serpente. L’obiettivo dello strano animale sembrerebbe essere la testa del ragazzo anche se, vista la prontezza di riflessi di quest’ultimo, riuscirà solo ad entrare nel braccio perforandogli la mano, senza poter raggiungere il cervello. Dopo pochi istanti di dolore, il foro scompare e tutto viene scambiato per un sogno. Purtroppo non è così: il giorno dopo infatti il braccio si rivelerà un essere senziente, dotato di pensiero e di parola e capace di mutare a piacimento il suo aspetto. Costretti dal destino i due stringeranno un accordo di reciproca convivenza. Ci vorrà poco tempo per scoprire che tutto il mondo è stato “invaso” da altri parassiti “completi” che, sostituitisi perfettamente ai loro ospiti, si daranno da fare per vivere al meglio nel nuovo ambiente e per soddisfare i loro bisogni. Primo e principale fulcro di interesse del manga sarà il rapporto tra i due protagonisti. I parassiti infatti si riveleranno essere, con le dovute differenze tra ogni singolo soggetto, esseri intelligenti e dotati di raziocinio, ma del tutto privi di ogni senso morale. Più e più volte vedremo Shinichi cercare di bloccare gli aspetti meno umani di Mancy/Migi e Mancy/Migi stesso cercherà di capire le motivazioni dei comportamenti incoerentemente complicati del ragazzo. Da un punto di vista sociale assisteremo all’evoluzione delle abitudini degli altri parassiti. Infatti, visto che si nutrono di carne umana, ci troveremo inizialmente di fronte a degli implacabili ma incauti massacratori per passare pian piano ad un approccio organizzato e meticoloso. Sul piano meramente fisico assisteremo più volte, e per i motivi più disparati, agli scontri tra la strana coppia di protagonisti ed altri parassiti. Combattimenti splatter ed interessanti, che ben riescono ad intrattenere il lettore ma che, come detto, non sono certo il punto di forza della serie.
64: Per te
Mar 23, 2015